INFN-Roma Tre al Salone dello Studente: così le particelle si vivono dal di dentro

Ragazzi e ragazze in fila per entrare nel laboratorio KEK di Tsukuba, in Giappone, calarsi una settantina di metri sottoterra ed entrare in un altro mondo, quello dell’invisibile. Il tutto accade al Salone Nazionale dello Studente e dell’Educazione Finanziaria, organizzato da Campus in Fiera Roma fino al 20 novembre, grazie alla realtà virtuale portata dalla sezione dell’INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dell’Università Roma Tre.

L’esperienza di realtà virtuale al Salone dello Studente

Il laboratorio dell’ateneo romano svolge attività di ricerca nella Fisica delle Particelle elementari e delle Astroparticelle, partecipando ai progetti di ricerca più avanzati presso grandi laboratori nazionali e internazionali, dal CERN di Ginevra al già citato KEK, dalla Cina al Gran Sasso. “L’applicazione principale del laboratorio, che utilizza sistemi di realtà virtuale”, spiega al Salone Antonio Budano, tecnologo INFN, “è Belle II: grazie a questo software, è possibile visualizzare le particelle prodotte dall’acceleratore SuperKEKB, le parti che compongono il rivelatore, le interazioni delle particelle con il rivelatore stesso e la loro traiettoria, dal punto in cui sono generate al punto in cui scompaiono”.

Esattamente quello che i giovani in fila allo stand possono vedere con i propri occhi, una volta indossati i visori. “Questo esperimento consente di superare lo spazio perché introduce in un sistema ermeticamente chiuso, come l’acceleratore, la fisica perché mostra le particelle, invisibili all’occhio umano, e il tempo perché rende possibile seguire ciò che in realtà avviene in pochissimi miliardesimi di secondo”, racconta Diego Tagnani, tecnologo INFN.

La fisica dell’invisibile: particelle e collisioni

E allora entriamo in questo rivelatore di particelle. Indossando il visore si è proiettati in Giappone, all’interno dell’acceleratore, che crea ogni secondo 500 milioni di collisioni, per 24 ore al giorno. Intorno a noi elettroni e positroni si scontrano annichilandosi e generando energia e altre particelle come kaoni e pioni che prendono traiettorie diverse. Immersi in questo “mondo altro” seguiamo affascinati i movimenti delle particelle che rivelano, agli occhi degli scienziati un qualcosa che ancora deve essere spiegato.

Le grandi domande della fisica: materia oscura e antimateria

“Dopo il Big Bang materia e antimateria erano nella stessa quantità, ma ora l’antimateria è pressoché scomparsa”, riprende Budano. “Cerchiamo di capire le cause, anche perché il 95% dell’universo è composto da energia e materia oscura e possiamo dire di conoscerne, a malapena il 5%”. Esperimenti come questo servono proprio a cercare di capire tutta una serie di fenomeni ancora inspiegati.

Il valore didattico della simulazione

La simulazione dell’INFN di Roma Tre viene utilizzata anche come occasione di formazione sia per i docenti che per i ragazzi grazie al suo potenziale didattico poiché facilita l’approccio degli studenti alla fisica delle particelle, costituendo un potente strumento di osservazione nella scienza dell’infinitamente piccolo. (riproduzione riservata)

Dal sito www.italiaoggi.it

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