Un accordo tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo prevede 40 milioni di euro, più 10 milioni da Intesa Sanpaolo, per contrastare il fenomeno dei giovani che non studiano e non lavorano. In Lombardia sono 150mila
In Italia, alla fine del 2024, erano 1 milione e 300mila, in Lombardia 150mila. Di chi stiamo parlando? Dei cosiddetti Neet, Not in Education, Employment or Training. In pratica, i giovani che non studiano né lavorano, ma sono parcheggiati in attesa degli eventi. Un danno importante innanzitutto per loro stessi, per la loro realizzazione economica, personale e professionale, e anche per il Paese, considerando che il costo economico per l’Italia è stimato da Eurofund in circa 24 miliardi di euro. L’Unione Europea monitora dal 2010 questo fenomeno come indicatore di benessere sociale.
In Lombardia, nei giorni scorsi, è stato siglato un accordo tra la Regione e Fondazione Cariplo, che prevede lo stanziamento di 40 milioni di euro, finanziato al 50% da parte di ciascun ente, al quale si affiancano altri 10 milioni da parte di Intesa Sanpaolo. Circa 50 milioni disponibili, quindi, per mettere in campo iniziative volte a contrastare il fenomeno. Il bando si chiama ZeroNeet– Reti di opportunità per l’inserimento occupazionale e le competenze e prevede interventi nelle scuole per intercettare i segnali di abbandono, nei territori per costruire percorsi personalizzati di reinserimento nel mercato del lavoro, attività specifiche di orientamento, creazione di reti territoriali di presa in carico dei giovani che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali. Il tutto attraverso l’introduzione di nuove metodologie didattiche che comprendono laboratori esperienziali, attività pratiche e percorsi di mentoring individuale al fine di rafforzare competenze e skill di ognuno. “Questo piano straordinario”, ha detto Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, “nasce da una convinzione profonda e una mission che dal primo giorno del mio insediamento come assessore ho ben chiara: ogni giovane che oggi non studia, non lavora e non si forma è una risorsa che rischiamo di perdere. E questo non possiamo permettercelo. L’accordo tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo rappresenta una risposta concreta, coraggiosa e strutturale”.
“Questi ragazzi”, ha ribadito Giovanni Azzone, presidente della Fondazione Cariplo, “hanno un enorme potenziale, necessario per il nostro Paese. Hanno l’energia che serve alle nostre comunità, alle nostre aziende. Dobbiamo siglare alleanze tra istituzioni e aziende per costruire il futuro di questi giovani, delle loro famiglie e del nostro Paese. E dobbiamo fare un patto coi ragazzi, prendere la responsabilità nei loro confronti e ingaggiarli”.
Le iniziative che saranno individuate dal bando si rivolgeranno ai giovani tra i 15 e i 29 anni compiuti. Saranno promosse reti territoriali stabili, che coinvolgeranno diversi stakeholder a livello locale. Il contributo massimo previsto per ciascun progetto può variare da 400mila a 600mila euro, in funzione dell’estensione del territorio interessato.
“Serve restituire fiducia a chi è uscito dal mondo della formazione e del lavoro in modo che possa costruirsi un futuro e che sappia di essere una risorsa preziosa per la crescita del Paese”, ha chiosato Paolo Bonassi, Chief Social Impact Officer di Intesa Sanpaolo.
L’obiettivo finale dell’accordo è attivare 20mila giovani Neet e contribuire al superamento del 9% di incidenza entro il 2030, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.