Psicologo dello Sport

Cosa fa lo Psicologo dello Sport

Lo psicologo dello sport, approfondito durante Sentieri delle Professioni, è un professionista che si occupa del benessere mentale e della performance degli atleti, delle squadre e degli staff tecnici. Il suo lavoro spazia dalla preparazione mentale per migliorare le prestazioni, alla gestione dell’ansia da gara, al supporto psicologico in caso di infortuni, fino alla costruzione di dinamiche efficaci all’interno di gruppi sportivi. Può operare anche in ambito sociale, utilizzando lo sport come strumento educativo e di inclusione.

Percorso di studi e abilitazione professionale

Per diventare psicologo dello sport è necessario:

  1. Conseguire una laurea triennale in Psicologia.
  2. Proseguire con una laurea magistrale in Psicologia, utile per l’iscrizione all’Albo degli Psicologi (Sezione A). In alternativa, con la sola laurea triennale si può accedere alla Sezione B dell’Albo come “Dottore in tecniche psicologiche”, ma con competenze più limitate.
  3. Superare l’Esame di Stato e iscriversi all’Albo professionale.
  4. Specializzarsi con un master in Psicologia dello Sport, che fornisce le competenze specifiche per operare in questo ambito.

La formazione continua è fondamentale, sia attraverso corsi di aggiornamento che tramite l’esperienza diretta con atleti e squadre.

Opportunità di carriera e scatti professionali

Lo psicologo dello sport può lavorare come libero professionista, collaborando con atleti e società sportive, oppure essere inserito in team di lavoro multidisciplinari che includono allenatori, preparatori atletici e medici sportivi. Le principali opportunità di carriera includono:

  • Mental training per atleti professionisti e dilettanti.
  • Supporto psicologico per la riabilitazione post-infortunio.
  • Consulenza per squadre sportive, con focus sulla coesione del gruppo e la gestione delle dinamiche relazionali.
  • Collaborazione con enti sportivi, scuole e università per progetti di formazione e sviluppo delle competenze trasversali attraverso lo sport.
  • Ricerca e insegnamento in ambito accademico.

Con l’esperienza, è possibile ricoprire ruoli di maggiore responsabilità all’interno di società sportive, federazioni o enti di formazione.

Retribuzione media

La retribuzione di uno psicologo dello sport varia in base all’esperienza, alla notorietà e al contesto lavorativo. Indicativamente:

  • Un professionista agli inizi può guadagnare tra i 15.000 e i 25.000 euro l’anno.
  • Con maggiore esperienza e una rete di contatti consolidata, le entrate possono superare i 40.000 euro l’anno.
  • Gli psicologi dello sport affermati, che lavorano con atleti professionisti o grandi club, possono ottenere compensi più elevati, anche superiori ai 60.000 euro annui.

Pro e contro della professione

Pro:

  • Possibilità di lavorare a stretto contatto con il mondo dello sport.
  • Professione stimolante e in continua evoluzione.
  • Ampia possibilità di specializzazione in diversi ambiti (atleti, squadre, riabilitazione, formazione).
  • Possibilità di lavorare come libero professionista con autonomia nella gestione dei clienti.

Contro:

  • Percorso formativo lungo e con costi elevati, soprattutto per la specializzazione post-laurea.
  • Difficoltà iniziali nel trovare clienti e affermarsi nel settore.
  • Assenza di un inquadramento lavorativo stabile, poiché la maggior parte degli incarichi è su base consulenziale.
  • Necessità di aggiornamento costante per rimanere competitivi nel mercato.