Naba, nella casa delle belle arti

Intervista a Stefano Saviozzi, Domestic Enrollement Manager

 

NABA è la prima e unica Accademia di Belle Arti italiana nella top 100 delle migliori università al mondo secondo il QS World University Rankings 2022 by Subject Art & Design. È anche tra le prime Accademie di Belle Arti a livello internazionale a poter vantare un laboratorio dedicato all’innovativa tecnologia della Virtual Production. Sono solo alcuni fra i tanti motivi di orgoglio di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, fondata nel 1980, che ha ora due sedi a Milano e a Roma ed è riconosciuta dal sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) del Ministero dell’Università e della Ricerca. “Ma non ci accontentiamo dei successi raggiunti”, dice Stefano Saviozzi, Domestic Enrollement Manager di NABA, “la nostra offerta formativa è in continua evoluzione. Per il prossimo anno accademico l’Accademia presenta a Milano nuovi corsi Postgraduate e per la prima volta anche l’offerta accademica della sede di Roma propone Master di primo livello e bienni specialistici, attualmente in attesa di approvazione da parte del MUR, dedicati a un pubblico di studenti che cercano l’eccellenza nell’arte e nel design e che arrivano da tutto il mondo attratti dall’approccio disciplinare di NABA. “Oltre il 30 per cento dei nostri ragazzi arriva infatti dall’estero, da oltre 80 Paesi diversi, anche grazie ai progetti Erasmus e alle partnership che NABA ha in essere con università di tutto il mondo”, conferma Saviozzi “sicuramente facilitati dal fatto che tutti i corsi dell’Accademia sono disponibili anche in lingua inglese”. NABA offre ai propri studenti corsi di primo e secondo livello come trienni, bienni specialistici e Master accademici, per i quali rilascia diplomi equipollenti ai diplomi di laurea universitari, e Special Programmes nelle sei aree di Communication and Graphic Design, Design, Fashion Design, Media Design and New Technologies, Set Design, Visual Arts. Internazionalizzazione, multidisciplinarietà e costante rapporto con le aziende e le istituzioni degli ambiti di riferimento sono tra i valori su cui si basa la proposta didattica dell’Accademia, che accompagna lo studente fino alle porte del lavoro, e spesso anche oltre. “A partire dal secondo anno di corso tanti progetti proposti ai ragazzi sono direttamente commissionati da aziende esterne, il che consente agli studenti di mettersi alla prova con le esigenze reali del mondo del lavoro”, torna a spiegare il manager. “Tant’è vero che, dai feedback che abbiamo dalle aziende, emerge che una delle qualità più apprezzate dei nostri laureati è l’alto livello di autonomia acquisito già durante gli anni di corso”. Lavorare su progetti concreti, cooperare in team, saper utilizzare le più moderne tecnologie nell’ambito dell’arte e del design, sono questi gli elementi fondamentali della filosofia NABA, che, per la sua stessa natura di didattica di confronto e manualità, trova la sua espressione migliore nell’attività dei suoi laboratori di eccellenza. “La centralità dell’attività laboratoriale nella didattica di NABA, in questi due anni di pandemia, si è integrata con l’esperienza digitale”, dice Saviozzi, “consentendo a NABA di portare avanti progetti importanti come la NABA Design Marathon, e di prendere parte parte alla Fashion Week e alla Design Week, tutte anche in modalità virtuale”. E per chiudere con le parole del NABA Scientific Advisor, l’architetto Italo Rota: “Learning by thinking, learning by doing, teaching by learning” questi sono i valori che uniscono docenti e studenti di NABA in un’unica comunità di formazione.

 

Articolo di Sabrina Miglio