È tempo di Creative day!

Le nuove professioni di Moda, Design e Comunicazione al Creative Day

Istituto Modartech, Fondazione Piaggio, Comune di Pontedera e Campus insieme per dare vita a un grande evento di orientamento ai mestieri della creatività con le più importanti istituzioni del territorio. Le voci dei protagonisti

Si svolge domani, 1°marzo, a Pontedera il Creative Day, il più grande evento di orientamento dedicato alle professioni della moda, della creatività e della comunicazione. L’iniziativa, organizzata dal 2013 dall’Istituto Modartech e da Fondazione Piaggio, con la collaborazione del Comune di Pontedera, vede quest’anno, per la prima volta in presenza, la partecipazione di Campus (dopo le edizioni digitali svoltesi dal 2020 in occasione dei Saloni sulla piattaforma www.salonedellostudente.it). Il Creative Day rappresenta un momento fondamentale per fare il punto sulle professioni creative e per mostrare ai giovani quali e quante possibilità di sviluppo professionale offrono corsi di questo tipo. Che il settore Moda e Creatività in genere sia tra i principali asset del Made in Italy e uno dei nostri punti di forza nel mondo non è un mistero per nessuno: il settore Tma, tessile-moda-accessorio, per fare un esempio, secondo i dati di Confindustria è tornato a essere tra i principali contributori alla bilancia commerciale italiana. Lo confermano le stime di Mediobanca che hanno segnato per il 2022 una crescita del giro d’affari dell’alta moda del 20% con un ulteriore incremento dell’8% nel 2023. Risultati notevoli per le 60mila aziende italiane e i 600mila lavoratori occupati. Uno scenario che inevitabilmente porta con sé nuove prospettive di crescita occupazionale e uno standard elevato di innovazione nelle professioni della filiera della creatività. Secondo il Rapporto Excelsior 2022 di Anpal – Unioncamere, da qui al 2026 il comparto dell’abbigliamento assumerà fino a 94mila persone. Quali le professioni più richieste? Fashion Designer, Fashion Business & Buyer, Fashion Business Communication & Media, Fashion Lawyer, Wearable Designer, Fashion Brand Manager, Interaction Designer, Cloud Architect, Designer di Smart Home. Tutte professioni ad altissimo tasso digitale. Ma, al contrario, saranno richiestissime anche competenze artigianali quali saper lavorare le pelli e il cuoio, fabbricare calzature, creare opere di oreficeria, valutare tessuti, creare tinture, ricamare arazzi. Insomma, un mix di antichi e nuovi saperi che attendono soltanto giovani con idee nuove e voglia di scendere in campo.
Come potranno fare al Creative Day dove troveranno focus, workshop e soprattutto laboratori interattivi per mettersi alla prova nei mestieri della creatività.
Quattro sono le location dell’evento, che si svolgerà dalle 9.00 alle 13.30: l’Istituto Modartech che ospiterà i laboratori e la Creative Exhibition, dove sono esposti i progetti sviluppati dagli studenti; il Museo Piaggio, un vero e proprio monumento alla bellezza, dove si svolgeranno i convegni, i seminari di orientamento e sarà aperto lo sportello di ascolto; il Centrum Sete Sois Sete Luas (workshop, laboratori e Creative Exhibition); Artes 4.0 (workshop).
Gli incontri saranno tenuti da professionisti del mondo Fashion e della Comunicazione e dai docenti dell’Istituto Modartech che si metteranno a disposizione delle ragazze e dei ragazzi per spiegare loro il “dietro le quinte” della creatività.
Questi i laboratori interattivi in programma: Branding, Styling, 3D Design, Fashion Design, Sustainable Fashion, Fashion Illustration, Storytrelling, Shoes & Accessories, Graphic Design, Fotografia, Alta Sartoria, Artisanal Design, Ologramma.
Ecco le voci dei protagonisti del Creative Day

 

Alessandro Bertini, direttore Istituto Modartech

Modartech rappresenta oggi una realtà affermata a livello nazionale, con collaborazioni attive nei principali distretti del Made in Italy. Il nostro istituto investe costantemente nella formazione dei giovani, integrando nei propri percorsi accademici attività quali workshop, seminari, aggiornamenti, strumenti didattici all’avanguardia e materiali innovativi per la realizzazione dei progetti creativi. In questo ambito il confronto e la collaborazione con le imprese sono fondamentali per offrire un percorso di studi coerente con le loro necessità e garantire ai nostri studenti le competenze necessarie ad affrontare con successo le sfide del futuro.

 

Domenico Ioppolo, amministratore delegato di Campus Editori

Da trent’anni Campus si occupa di orientamento, attraverso il Salone dello Studente e altre molteplici iniziative sia digitali che in presenza. Contribuire a creare ponti tra formazione e lavoro è tra i nostri obiettivi principali. Il mondo del lavoro è in rapidissima evoluzione e i giovani devono essere posti in condizione di sapersi muovere in uno scenario internazionale. Il made in Italy è un valore riconosciuto in tutto il mondo e le nuove professioni della creatività, insieme al digitale, potranno rappresentare il futuro delle giovani generazioni. Perché la creatività, oltre a estrinsecarsi nelle professioni specificamente dedicate, dal design alla moda, alla comunicazione, gioca anche un ruolo fondamentale in tutti i processi aziendali. C’è bisogno di giovani creativi, che possiedano le skill adeguate e una mente aperta. Al Creative day potranno farsi un’idea di che cosa il mercato del lavoro si aspetta da loro.

 

Matteo Franconi, Sindaco del Comune di Pontedera

Come Amministrazione Comunale, per le nostre imprese, mettiamo in campo forze, idee e progettualità legate ai giovani del territorio. I nostri punti di forza sono la passione con cui la città vive la vita quotidiana, la forza dei suoi giovani e la voglia di mettersi in discussione. Produrre eccellenze, mettere in rete le conoscenze, crescere insieme. Siamo un pezzo di storia italiana, un presente dove riscontriamo un grande interesse e tanta partecipazione e un futuro di grandi opportunità. La condivisione di eccellenze e le opportunità per i giovani sono elementi di valore che Pontedera e l’intera Valdera mettono sempre in primo piano.

 

Deborah De Pompa, Pont-Tech
Pont-Tech, consorzio di sostegno all’innovazione attivo nel favorire l’integrazione fra ricerca, impresa e mercato, promuove attivamente la nascita e il consolidamento di nuove realtà imprenditoriali attraverso la gestione di un incubatore di imprese a Pontedera. La vicinanza e le collaborazioni operative con Modartech hanno naturalmente condotto al progetto di offrire un supporto all’autoimprenditorialità innovativa nel settore della moda a completamento del percorso formativo Modartech.

 

Riccardo Costagliola, presidente Fondazione Piaggio

La visita al Museo Piaggio è una immersione nella creatività e nello stile italiani. Le esposizioni di Vespa, Ape, Ciao, Gilera, Moto Guzzi, Aprilia e gli esempi di produzioni Piaggio antecedenti l’ultima guerra mondiale fanno capire quanta tecnologia, quanto stile e quanto buon gusto abbiano sempre caratterizzato le produzioni del Gruppo Piaggio, rappresentando un chiaro esempio delle eccellenze del Made in Italy. Ma il Museo Piaggio non è solo un luogo della memoria ma anche un centro di aggregazione e promozione culturale dove si trasmettono emozioni e quei valori positivi di genialità, dedizione al lavoro e coscienza etica che da sempre contraddistinguono il Gruppo Piaggio e il suo Territorio. Mostre d’arte, scientifiche e di costume, concerti, incontri letterari, convegni, programmi didattici ed eventi mirati a stimolare la creatività giovanile fanno di una visita al Museo Piaggio un’esperienza indimenticabile e fanno comprendere quanto la nostra storia e la nostra cultura siano uniche al mondo ed abbiano rappresentato per la Piaggio le basi di un successo che dura da quasi 140 anni e la leva per proiettarlo verso il futuro.

 

Francesco Mori, Assessore alle politiche scolastiche del Comune di Pontedera (per la Biblioteca G. Gronchi)

La biblioteca è un’officina pulsante in cui si elabora una creatività espressa che ha trovato forma attraverso libri, riviste, musica, film e dove quindi si possono concepire, condividere, esprimere nuove idee, grazie ad un approccio originale, sfidante, critico alla conoscenza, come un patrimonio da scoprire, vagliare, mettere alla prova per sperimentare nuovi orizzonti, nuove forme e soluzioni innovative. Ciò può avvenire soprattutto grazie al confronto tra punti di vista diversi, provenienti da culture con background differenti, che i libri, i giornali, ma anche i documenti fotografici e d’archivio possono offrire: un tesoro di opportunità che sta al lettore-fruitore-autore scoprire. La più bella scoperta che può permettere democraticamente e gratuitamente la biblioteca è quella di un dialogo generativo con se stessi e con gli altri. Un augurio è quello che molti lettori e studenti divengano autori di pensieri generativi da mettere in circolo e a disposizione della comunità. Come afferma David Lankes in Biblioteche innovative in un mondo che cambia: “Le ottime biblioteche vedono la comunità come collezione. C’è un valore enorme negli scaffali di libri e nelle miriadi di articoli di giornali, ma quanto più ricca, variegata e potente è la comunità stessa?”

 

Paolo Dario, Direttore scientifico di Artes 4.0

Oggi è molto difficile prevedere il lavoro nel futuro, perché ci sono dei lavori che appena dieci anni fa non esistevano, però i lavori del futuro saranno basati sulla conoscenza, sul saper fare. Questo è il punto di partenza. L’importante è saperlo fare in modo creativo. In questo senso stiamo facendo una serie di attività formative nell’abito dell’industria 4.0 ovvero del digitale e della creatività. Facciamo corsi che insegnino a fare questo anche in ambiti tradizionali. In aggiunta, abbiamo Artes 5.0 con la quale offriamo una formazione sull’economia che sta arrivando, ovvero che metta al centro la persona e il mondo, seguendo in particolare criteri di sostenibilità.

 

Articolo di Sabrina Miglio



                            

 

 

 

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