Fondata da Luca De Gaetano, che ne è anche il presidente, Plastic Free Onlus a cinque anni dalla sua nascita ha rimosso dall’ambiente 4 milioni di chili di plastica e rifiuti, ha realizzato più di 6.700 eventi di pulizia ambientale. Ha anche recuperato e salvato di circa 250 tartarughe mentre sono oltre 3mila le tartarughine accompagnate alla nascita. Campus ha intervistato il presidente per capire le dinamiche dell’organizzazione che da quest’anno parteciperà alle tappe del Salone dello Studente.
Come si definisce Plastic Free Onlus?
È una onlus nata nel 2019 apolitica e apartitica. L’intento è quello di combattere l’inquinamento da plastica, e soprattutto quello di contrastare gli eccessi del monouso.
In soli cinque anni avete raggiunto numeri importanti…
I quattro milioni di chili di plastica e rifiuti rimossi sono una cifra record che da un lato ci rende orgogliosi dell’impegno e della determinazione dei nostri volontari nel migliorare i nostri territori, dall’altra rende l’idea di quanta spazzatura sia presente in spiagge, campagne, aree verdi comunali e boschi inquinando la Natura.
Numeri importanti anche in termini di persone coinvolte…
In questi anni i volontari sparsi sul territorio italiano hanno superato quota 260mila grazie all’impegno attivo di 1.100 referenti locali. Da qualche mese, Plastic Free è anche all’estero: oggi conta referenti in altri 31 Paesi nel mondo, dalla Spagna all’India, dal Kenya alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti al Sud Africa. Ma quello che è importante è che abbiamo sensibilizzato oltre 245mila tra bambini e ragazzi attraverso la formazione nelle scuole.
Come si svolge la vostra attività?
Le nostre pulizie ambientali hanno come principale obiettivo quello di sensibilizzare e rendere consapevoli sempre più cittadini di quanto i rifiuti che produciamo, attraverso i nostri consumi e le nostre azioni, siano presenti attorno a noi e permeino la nostra quotidianità.
Dunque, quello che conta è il gesto quotidiano di ognuno di noi?
Convinti che ogni piccolo gesto conti, continueremo le nostre attività di contrasto all’inquinamento da plastica con l’ambizioso obiettivo di raggiungere un miliardo di persone nel mondo entro il 2030, attraverso il coinvolgimento di imprese, istituzioni locali, scuole e associazioni. Per questo l’augurio che faccio a Plastic Free e a tutti noi, è che si possa continuare a difendere l’ambiente imparando tutti insieme a ridurre l’uso della plastica.
Bene la sensibilizzazione dei cittadini, a iniziare dai più piccoli. Ma può bastare questo?
L’impegno e la missione di Plastic Free sono anche approdati nei palazzi istituzionali. Lo abbiamo fatto attraverso proposte normative inserite in una mozione parlamentare che punta, tra l’altro, a vietare il rilascio deliberato in volo dei palloncini. Sebbene si tratti di un oggetto apparentemente innocuo, può provocare anche la morte di uccelli e pesci che ne ingeriscono i frammenti. E a contrastare l’abbandono degli pneumatici.
La vostra azione punta anche a coinvolgere i Comuni?
Ogni anno, la nostra onlus sigla protocolli d’intesa con i Comuni italiani con l’obiettivo di ridurre l’uso della plastica attraverso programmi che snelliscono gli iter burocratici, favoriscono le attività di volontariato e avvicinano l’ente ai cittadini impegnati nella tutela ambientale. Attualmente sono più di 300 i protocolli d’intesa già siglati. Alle amministrazioni locali che si sono distinte e che hanno deciso di adottare una serie di misure per migliorare il proprio territorio, conferiamo il premio di “Comune Plastic Free”. I criteri di assegnazione del premio si basano su cinque pilastri: lotta contro gli abbandoni illeciti, sensibilizzazione del territorio, collaborazione con l’associazione, gestione dei rifiuti urbani, attività virtuose realizzate. Il premio ha una durata annuale e la premiazione avviene con il conferimento dell’attestato del livello di virtuosità pari a 1, 2 o 3 tartarughe.
Ovviamente la riduzione della plastica non passa soltanto attraverso la sensibilità e l’impegno di cittadini e Comuni.
No, infatti, senza una reale sinergia tra enti, associazioni e imprese non si potranno mai raggiungere risultati concreti per contrastare l’inquinamento da plastica e il suo abuso nella vita quotidiana. Per questo abbiamo invitato tutte le aziende a divenire partner di Plastic Free Onlus.
Come si concretizza l’adesione?
L’adesione consente all’associazione di svolgere tutte le sue attività, dalle pulizie ambientali agli incontri nelle scuole, dal salvataggio delle tartarughe ai progetti che ogni settimana vengono messi in campo. Per le aziende, poi, c’è anche la possibilità di organizzare incontri di formazione del personale delle aziende stesse sui rischi ambientali derivanti dall’uso della plastica o sviluppare progettualità ad hoc. Tutto questo con un costo che parte da appena un euro al giorno.
Quella alla plastica deve diventare dunque, una battaglia di tutti…
L’eccesso di plastica oggi non rappresenta solamente un problema ambientale, per la sopravvivenza futura sulla Terra, ma una vera e propria complicazione per la nostra salute di ogni giorno. Solo sensibilizzando le nuove generazioni potremo augurarci di avere cittadini consapevoli e coscienti di come anche ogni piccolo, singolo gesto possa essere determinante e avere un minimo di speranza in un futuro differente.
Perché ridurre la plastica è anche una sfida per la tutela della salute?
Basti pensare che a causa del permeare della plastica nel nostro quotidiano, sono state fatte scoperte scientifiche che hanno ritrovato tracce di micro e nano-plastiche nel latte materno, nel sangue, nello sperma, nei tessuti del cuore e nelle vie respiratorie.
Da qui, per sensibilizzare sempre più giovani, nasce la collaborazione con il Salone dello Studente?
Poter avvicinare i giovani, gli studenti, e parlarci in maniera diretta grazie al Salone dello Studente, in ben 17 tappe in tutta Italia, da nord a sud, rappresenta per la nostra onlus una grande opportunità per formare giovani consapevoli che, con questo bagaglio di conoscenze ulteriori, valorizzino il proprio spirito critico, incidendo sul domani.
Quali sono gli obiettivi della partnership?
Essere partner del Salone dello Studente rappresenta per noi una grande occasione per rivolgerci alle nuove generazioni su cui facciamo affidamento per un radicale cambiamento di comportamenti e stili di vita futuri. Scelte in linea con la tutela ambientale che possano dire stop alla tanta, troppa plastica in eccesso, spingendo – da consumatori consapevoli – anche le aziende ad assumere strategie produttive e di marketing che le rendano maggiormente responsabilizzate sugli impatti che servizi, prodotti e procedure d’impresa hanno sul benessere del Pianeta e di chi lo vive, dal regno animale a quello vegetale a noi umani che, troppo spesso, ne paghiamo le conseguenze.
Il vostro rapporto con gli studenti e con le scuole è comunque una vostra caratteristica.
Un mondo “Plastic Free” parte dalle scuole. Per questo la nostra Onlus entra da sempre in quelle italiane, e ora anche all’estero, con progetti dedicati per informare sulle tematiche ambientali. In cinque anni, Plastic Free Onlus ha già raggiunto 3.228 istituti scolastici e sensibilizzato 246.731studenti.
Quali sono i vostri interventi nelle scuole?
Si realizzano interventi personalizzati per fasce d’età per spiegare l’importanza di amare il Pianeta non inquinando, della raccolta differenziata e delle scelte alternative alla plastica affinché si possano prevenire ulteriori disastri ambientali. Grazie al supporto di aziende e di donazioni liberali, la Onlus è riuscita a trasformare numerose scuole in luoghi plastic free attraverso l’installazione di depuratori d’acqua così da permettere a ogni studente di riempire gratuitamente la propria borraccia, evitando l’acquisto di bottigliette di plastica.
Ma i giovani sono anche molto social…
Crediamo fortemente in un coinvolgimento dei giovani e, per questo pensando a loro, abbiamo lanciato una campagna digital ‘Non devi essere un genio per capire che bisogna fare qualcosa”. Con un linguaggio fortemente ironico, puntiamo non solo a catturare la loro attenzione, fermando lo scroll tipico da social media, ma portandoli ad agire concretamente per fare qualcosa di positivo in prima persona per l’ambiente che li circonda. Consiglio loro di guardare un video che abbiamo realizzato pensando ai giovani: Video dedicato ai giovani: https://www.youtube.com/watch?v=GHvQ-F31wEI
Concludiamo con una frase che raccoglie la filosofia di Plastic Free Onlus.
Il futuro del Pianeta è nelle mani delle giovani generazioni che dobbiamo non solo informare ma rendere partecipi affinché diventino le vere protagoniste del cambiamento.
Intervista di Andrea Settefonti
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